Scivola nell'androne: Condominio condannato al risarcimento del danno


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L'evento che si è verificato è la caduta di una donna, scivolata a causa di una sostanza oleosa, nell'androne dello stabile. Dopo il rigetto del Giudice di Prime Cure, la vicenda si è poi conclusa con esito favorevole nei confronti della signora. Infatti, la Corte d'Appello di Salerno, ai sensi dell'art. 2051 c.c., ha sposato le richieste della difesa e della sua assistita attestando la responsabilità oggettiva del Condominio, in qualità di custode, e condannandolo al risarcimento dei danni a favore dell'appellante.

11/03/2020 | 18:00
Autore: Nino Nigro

La donna, dopo una rovinosa caduta, provocata da una sostanza oleosa, ha subito la frattura sottocapitata del femore sinistro. Quindi, ha citato il Condominio dove si è verificato tale spiacevole evento mentre, dall'altro lato, il Condominio si è costituito in giudizio chiamando in garanzia l'Assicurazione che è rimasta contumace. 

In primo grado, Il Giudice di Prime Cure, appellandosi all'art. 2051 del c.c., ha impugnato l'imprevedibilità del fatto accaduto in quanto il pavimento, in qualità di cosa custodita, "nel caso concreto avrebbe svolto un ruolo puramente passivo nella causazione del danno". Quindi, ha rigettato la domanda di risarcimento per le lesioni subite dalla signora, così scagionando il Condominio perché ritenuto non responsabile di omessa custodia. Invece, diversamente dalla sentenza emessa dal Giudice di primo grado, la Corte d'Appello di Salerno ha accolto le richieste dell'appellante, ritenendo del tutto incongrue le motivazioni del Giudice. 

La Corte, in questa fattispecie, si è espressa: "... la presenza di una sostanza liquida sul pavimento dell'androne del palazzo non interrompe il nesso che esiste tra la cosa sui cui il condominio custode deve vigilare e il fatto lesivo e non può dirsi, perché il convenuto non l'ha dimostrato, che tale situazione sia stata conseguenza di un fatto imprevedibile, improvviso o di poco precedente la caduta."

Difatti, ha pienamente concordato con la tesi della difesa e della loro assistita stabilendo la colpevolezza del Condominio, in qualità di custode, perché ritenuto responsabile oggettivo del fatto colposo. Infine, la vicenda si è conclusa a favore della donna rappresentata dallo Studio Legale Nigro&Bevilacqua  ottenendo il risarcimento dei danni fisici e morali riportati in seguito alla caduta, a causa del pavimento untuoso, nel suddetto fabbricato.

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